Prevenire e riconoscere la parodontite: l’importanza della diagnosi precoce

Perchè la parodontite è così temuta? Perchè è una patologia subdola, si insinua senza che ve ne rendiate conto e quando arriva il dolore, è ormai degenerata. Ma esiste un modo per prevenirla e riconoscerla in tempo? Scopriamolo!

Cos’è la parodontite e come la si riconosce?

Si tratta di un’infiammazione degenerativa dei tessuti che supportano il dente (osso, gengive e legamenti). Nota anche come piorrea, la parodontite, porta alla distruzione dei tessuti di supporto del dente e, quindi, alla perdita dei denti stessi.

I sintomi della parodontite sono abbastanza comuni: gengive infiammate e sanguinanti nei primi stadi, gengive recesse, doloranti e con ascessi quando l’infezione è avanzata. Non va confusa con la gengivite, che ne è però lo specchio. Ai primi sintomi sarebbe meglio andare dal medico.

Come si contrae e come si cura?

La parodontite, in base alle cause scatenanti, può essere di tre tipologie:

  • parodontite cronica: se il suo avanzamento è lento;
  • parodontite aggressiva: se invece ha un avanzamento veloce e si verifica su bambini e adolescenti;
  • parodontite necrotizzante: se deriva da un sistema immunitario debole.

L’unico modo per curare una parodontite avanzata è estrarre il dente ed effettuare un impianto. Ecco perchè è importante recarsi con regolarità dal dentista.

Come è possibile diagnosticare in tempo una parodontite? 

Innanzitutto è una patologia prevenibile seguendo una corretta igiene orale. Inoltre, recandosi regolarmente per dei controlli dentali, sarà stesso il dentista ad indirizzarvi verso per cure più adatte per prevenirla.

Infine, ai primi sintomi, è consigliabile recarsi dal dentista che, stabilita la gravità del caso, potrà indicarvi come procedere.

In alcuni casi infatti, tramite diagnosi attente con la sonda parodontale, è possibile risolvere senza estrazione, effettuando il curettage, un intervento di rimozione del tartaro più profondo, che può essere sfuggito all’ablazione ed essersi depositato nel sacco gengivale.

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